le piante officinali

Sono migliaia le specie di cui sono state individuate , nella tradizione culturale di un popolo ,o nella ricerca scientifica, un impiego utile in campo terapeutico, salutistico, cosmetico, tecnico: con un termine antico, le piante officinali. Queste, comunque introdotte o messe a contatto con un organismo umano vegetale ,svolgono un'azione farmacologica. Fin dagli albori dell'umanità l'essere umano ha sempre cercato nella natura, soprattutto vegetale, il rimedio ad ogni suo male: dapprima in modo empirico,attraverso il riscontro casuale delle proprietà benefiche di un'erba, e poi in modo sempre più razionale e scientifico. Sono molte infatti le civiltà che nel passato fecero uso di diverse forme di medicamenti sia di natura vegetale che animale, come ad esempio gli Egizi, i Greci, i Romani anche se i veri precursori conoscitivi dei segreti delle proprietà farmacologiche delle piante furono gli Arabi, mediante l'alchimia studi mirati a capire attraverso l'applicazione della chimica le proprietà benefiche di esse. Bisogna aspettare però il medioevo perchè sorgano le prime istituzioni scolastiche, tra cui ricordiamo la Scuola Medica Salernitana, e solo fra la fine del '400 e l'inizio del '500 si affermò la botanica come vera e propria scienza, grazie alla creazione di erbari secchi e di orti botanici che permise di indagare ,in maniera più certa, sulle virtù terapeutiche delle piante medicinali. Nell'età moderna, l'uso diminuì in parte a causa dei progressi effettuati nel campo della chimica, in parte per l'inquinamento e l'uso indiscriminato dei pesticidi.


Sono ormai da tempo conosciuti gli effetti benefici delle piante officinali. Le metodologie di preparazione più comuni sono: infuso, decotto e tisana.

L'infuso viene generalmente usato per foglie e fiori che presentano principi attivi facilmente alterabili al calore. Consiste nel lasciare in infusione per pochi minuti le parti da utilizzare in acqua bollente.

Decotto va attuato con radici, legni, semi e cortecce. Queste parti vengono fatte bollire a fuoco lento in acqua distillata.

La Tisana è costituita dall'associazione di più piante medicinali che devono essere perfettamente dosate. Può essere in decotto o in infusione.

 


I VANTAGGI DELLA LORO UTILIZZAZIONE SONO:

  • riduzione dei possibili effetti collaterali,particolarmente importanti per anziani e bambini;
  • migliore disponibilità dei principi attivi per la presenza di sostanze che favoriscono l'assorbimento;
  • efficacia in molteplici casi.

La molteplicità di azioni consente di curare con un unico rimedio più patologie; ciò è dovuto al fatto che la pianta contiene più principi attivi, ciascuna con una sua attività specifica; pertanto con lo stresso rimedio è possibile affrontare più problemi che, altrimenti, richiederebbero l'assunzione di più farmaci nella stessa giornata.


 

Ginepro comune: albero o arbusto sempreverde le cui bacche e foglie vengono utilizzate per favorire la digestione, curare reumatismi, catarro bronchiale e d ottimi anche come diuretici.

Malva comune: specie erbacea perenne con portamento cespuglioso; l'infuso di foglie e fiori servono a curare disturbi bronchiale o come sedativo antinfiammatorio; mentre il decotto può essere usato anche come lassativo.

Ortica comune: pianta erbacea perenne caratterizzata da peli urticanti; le foglie e i germogli giovani sono ottimi per preparare tisane toniche, utili anche contro il cattivo funzionamento del fegato, il decotto delle radici invece previene forfora e caduta di capelli.

Valeriana: pianta erbacea perenne; usata come tranquillante leggero ,cura le nevralgie, gli stati d'ansia, l'epilessia, l'ipertensione.

Finocchio selvatico: pianta erbacea annuale o perenne i cui semi vengono usati per infusione contro la stitichezza ed insieme all'estratto delle radici sono un ottimo diuretico; cura anche i disturbi della digestione.

Borragine: pianta erbacea annuale; l'infuso di foglie e fiori sono utili come tonico contro lo stress e la depressione, riduce febbre e tosse; mentre il decotto dei fiori è utile contro le lievi intossicazione del fegato e della milza.

Tarassaco: pianta erbacea perenne; l'infuso delle foglie serve a curare il colesterolo, mentre il decotto di radici viene utilizzato come disintossicante per accrescere la secrezione biliare e favorire la depurazione del fegato.

Calendula: pianta erbacea annuale; il decotto dei fiori è  un ottimo rimedio per ottenere lozioni lenitive e decongestionanti. L'infuso della pianta è ottimo per curare i dolori di stomaco.

Primula: pianta erbacea perenne; l'infuso ottenuto con foglie e firi è ottimo come antistress, analgesico, mentre il decotto di radici essiccate al sole, può essere utilizzato contro le influenze.

Nepetella: pianta erbacea perenne; l'infuso dell'intera pianta è utile per normalizzare le funzioni gastriche e rinforzare lo stomaco.

Pervinca: elegante pianta erbacea perenne; il decotto delle radici è utile come diuretico e per abbassare la pressione, l'infuso di foglie come tonico o digestivo.

Melissa: pianta erbacea perenne; l'infuso di foglie può essere utilizzato come calmante per curare i disturbi dell'apparato digerente.