MIRTILLO NERO
Vaccinium myrtillus
parti usate: bacche
Le bacche del Mirtillo Nero contegono
gli antocianosidi, preziosi principi attivi costanti oggetto di studio,
dei quali finora sono stati isolati ben 15 tipi diversi; i più importanti
sono i glicosidi di delfinidina, cianidina, petunidina e malvidina.
Gli antocianosidi rinforzano il tessuto connettivo che sostiene i vasi
sanguigni, migliorondone così l'elasticità, hanno azione antiemorragica
e di protezione dei danni da radicali liberi e da eccesso di lipidi
nel sangue: ne conseguono effetti di aumento della tonicità delle vene,
diminuzione della permeabilità capillare e prevenzione delle microemorragie,
particolarmente pericolose a livello dell'irrorazione della retina.
L'altra importante funzione di queste molecole è quella di intervenire
sui meccanismi della visione: esse sono in grado di aumentare la velocità
di rigenerazione della porpora retinica, con effetto di miglioramento
della capacità visiva, specie notturna. Le bacche del Mirtillo Nero
sono quindi validi coadiuvanti per problemi di circolazione venosa,
di teleangectosie (dilatazioni dei vasi cutanei, evidenti soprattutto
a livello degli inferiori, denominate impropriamente "capillari"),
couperose ed emorroidi, anche per chi ne soffre in gravidanza o dopo
il parto e nella prevenzione e trattamento dei disturbi della vista
di qualsiasi origine.
Coadiuvante tradizionale per:
Miglioramento delle capacità visive,
miopia e retinopatie anche di origine diabetica, fragilità capillare,
teleangectasie, couperose, emorroidi, insufficienze venose.